La migrazione del rospo comune

Loppio, Mori
Il fenomeno nella zona del Lago di Loppio

In primavera, dopo il letargo invernale, gli anfibi migrano dalle aree terricole verso i siti riproduttivi che sono caratterizzati dalla presenza di acqua. In questo periodo è possibile ascoltare le vocalizzazioni dei maschi di anuri, un gruppo di anfibi privi di coda. Le femmine scelgono il partner in base al tipo di canto, e il maschio selezionato sale sul dorso della femmina, abbracciandola per l’accoppiamento.

Nel caso del rospo comune (Bufo bufo) il metodo di accoppiamento tipico è l’abbraccio ascellare: il maschio si aggrappa alla femmina con gli arti anteriori all’altezza delle ascelle, in attesa che lei rilasci le uova. La fecondazione avviene esternamente, non appena le uova vengono deposte in acqua, preferibilmente in zone ricche di risorse
idriche, per evitare il disseccamento. Dalle uova schiuse emergono i girini, larve acquatiche che, attraverso il processo di metamorfosi, si trasformano gradualmente in rane adulte, pronte a tornare nelle aree boschive.


La migrazione verso i siti riproduttivi rappresenta una delle principali minacce per gli anfibi, seguita dal cambiamento climatico e dalla perdita e frammentazione dell’habitat. Nella zona del Lago di Loppio il sistema delle Aree protette del Trentino mira a proteggere il corridoio ecologico tra il lago e il Monte Baldo consentendo agli anfibi, e agli altri animali, di spostarsi con maggiore sicurezza all'interno delle diverse zone del Parco. Questo progetto ha promosso l’installazione di barriere fisse e la costruzione di tunnel di sottopassaggio, soluzioni che, insieme all’impegno delle comunità locali e dei volontari, e alla sensibilizzazione pubblica, si rivelano fondamentali per preservare la biodiversità e proteggere gli anfibi. 

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